Probabilmente ci sarà capitato di sentire il detto “non mettere tutte le uova nello stesso paniere”. Per quanto il consiglio possa essere applicato a diversi ambiti della vita, risulta particolarmente azzeccato quando si parla di investimenti. Cerchiamo di comprendere meglio perché.
Cos’è la diversificazione di portafoglio e perché è importante
Quando parliamo di diversificazione facciamo riferimento ad una strategia che prevede di distribuire gli investimenti tra diverse asset class. Queste asset class (o categorie di investimento) potrebbero comprendere azioni, obbligazioni, immobili, criptovalute, investimenti alternativi o altro. L’idea alla base è di evitare di mettere tutto il budget in un unico investimento, comprando esclusivamente un titolo azionario oppure un buono del tesoro governativo.
Applicare questa strategia può avere un grande impatto sul rendimento: quando la diversificazione di portafoglio è fatta in maniera corretta riduce la volatilità complessiva, aumentando le opportunità di ottenere performance positive. Questo accade poiché ogni differente asset class ha un differente profilo rischio-rendimento in diversi scenari economico-finanziari.
Per fare una similitudine, diversificare gli investimenti è come gestire un ingrosso di frutta. Se si vendono arance, mele e banane, si potrà beneficiare dell’attività anche quando il raccolto di uno specifico frutto è stato pessimo. Se le arance disponibili sono poche e di bassa qualità, cercheremo di incrementare gli incassi derivanti dalla vendita di mele e banane. Per quanto l’esempio possa apparire semplicistico, rende perfettamente l’idea di cosa potrebbe succedere a chi ha basato tutta la sua attività sul commercio di arance, quando la situazione volge al peggio.
In altri termini, diversificare il portafoglio di investimento rientra nell’ambito delle attività necessarie a gestire il rischio. Il concetto di base è che una performance positiva in un’area del portafoglio possa superare o compensare una negativa in un altra.
Ma è utile fare attenzione! Sposare l’idea della diversificazione non significa precipitarsi a comprare centinaia di asset differenti a casaccio sperando che nella confusione generale prevalga il segno positivo. È opportuno invece trovare un equilibrio consapevole tra le varie asset class per comporre una strategia di investimento bilanciata ed efficace.
Cosa includere in un portafoglio diversificato
Chi si occupa di consulenza finanziaria tende a distribuire gli investimenti in predeterminate asset class, attribuendo una percentuale di riferimento ad ogni quota. Ad esempio, valutando:
- Azioni
- Obbligazioni
- Real-Estate
- Commodities
- Liquidità
- Investimenti alternativi
In seguito, si cerca di diversificare anche all’interno di ogni singola asset class. Quindi se si comprano delle azioni, non si scelgono titoli appartenenti ad un unico settore, ma si punta su attività finanziarie in qualche modo de-correlate. Alcuni consulenti puntano a diversificare anche in base alla nazione (titoli italiani contro titoli americani o asiatici) poiché alcuni trend macro economici possono influire in modo diverso a seconda delle nazioni interessate.
Il concetto di correlazione
La correlazione, in ambito finanziario, è una misura statistica che esprime il modo in cui due titoli si comportano, ciascuno rispetto all’altro. La correlazione è un indice che oscilla tra 1 e -1: nel primo caso, (correlazione positiva) i due titoli si muovono all’unisono, quando sale il primo sale anche il secondo; nel caso opposto (correlazione negativa) quando il primo titolo sale o scende, il secondo va nella direzione opposta. Ovviamente, nella realtà, queste situazioni sono molto più sfumate, e quindi, per definire il grado di correlazione, è necessario uno studio statistico esteso, che prenda in considerazione un orizzonte temporale più ampio.
È importante quindi che un gestore di portafoglio abbia chiaro quanto gli asset che compaiono nel portafoglio siano correlati tra loro, facendo attenzione che la correlazione non sia eccessiva. In tal caso il benefico di diversificazione verrebbe meno, esponendo l’investitore ad un grado di rischio più elevato rispetto a quanto percepito.
Un esempio di un portafoglio molto correlato, ARK Innovation ETF:
Abbiamo recentemente parlato nel nostro articolo dedicato all’intelligenza artificiale del fondo Ark Innovation ETF e delle sue perdite esorbitanti nell’ultimo anno (-60% rispetto al + 3% dell’indice Nasdaq nello stesso periodo). Ebbene, quali sono le ragioni alla base di una tale performance negativa? La ragione è la seguente: la mancanza di diversificazione, e di conseguenza una iper-concentrazione del portafoglio. La ragione delle performance straordinarie nel corso del 2020 è velocemente diventata il principale punto debole del fondo. L’ETF punta, infatti, solo su un certo tipo di titoli, principalmente appartenenti al settore tecnologico e che esibiscono caratteristiche di tipo growth e momentum. Tutti questi titolo sono molti correlati tra loro; il risultato? Quando salgono, salgono tutti e il fondo va molto bene ma quando scendono è a rischio la sopravvivenza stessa del fondo.
Diversificazione di portfolio: pro e contro
Comprendere operativamente la diversificazione significa avere chiari non solo i vantaggi, ma anche gli svantaggi. Di seguito riepiloghiamo alcuni aspetti che vanno sempre considerati nel processo di asset allocation.
Pro
- Riduzione del rischio complessivo
- Copertura contro la volatilità del mercato
- Maggiori rendimenti nel lungo periodo
- Migliore risposta ai diversi cicli di mercato
Contro
- Limita i profitti nel breve periodo
- Il processo di monitoraggio del portafoglio può richiedere più tempo
- Maggiori spese per transazioni e commissioni
- Maggiori difficoltà dal punto di vista fiscale
La diversificazione è essenzialmente un compromesso. Riduce l’esposizione dell’investitore su un singolo titolo, settore o strumento finanziario. Se, da un lato, può ridurre il potenziale di un investimento azzeccato, dall’altro limita la volatilità ed il rischio di un investimento sbagliato. Un investitore consapevole deve quindi considerare la diversificazione molto seriamente prima di qualsiasi operazione. E ricordare che il primo e principale obiettivo di ogni operatore nei mercati finanziari (investitore o trader, nel lungo periodo o nel breve) è quello di proteggere il patrimonio. Diversamente, l’investimento cessa di essere tale e si trasforma in gambling, una scommessa dall’esito incerto, che può portare con sé molte insidie.
Proteggere e al contempo accrescere il proprio patrimonio è possibile. Affidandosi all’esperienza ed alla professionalità di un consulente finanziario indipendente si può pianificare un investimento, utilizzando la migliore asset allocation e puntando sulla competenza anziché sull’improvvisazione. Se desideri strutturare un portafoglio d’investimento bilanciato ed efficace contattaci.