Fino ad oggi l’Italia si è salvata dallo spettro dei tassi negativi applicati ai conti correnti ma le cose stanno cambiando rapidamente.
Anche nel nostro paese infatti le banche si stanno adeguando al trend in atto in altri paesi in particolare dell’area Euro dove i tassi sono più bassi che altrove.
Parlo spesso della necessità di investire i risparmi fermi in conto corrente spiegando, alla luce dei dati, quanto costi ai risparmiatori italiani la mancanza di investimento nel lungo periodo.
Non c’è solo il costo del mancato rendimento e quello della perdita del potere d’acquisto a causa dell’inflazione.
Oggi se ne aggiunge un terzo: il costo diretto di detenzione della liquidità in conto.
La nostra analisi pubblicata su Nordest Economia il 7 maggio 2021: