Due approcci per misurare la performance: TWRR e MWRR
Quando si valuta la performance di un portafoglio d’investimento, è fondamentale utilizzare la metrica più adatta al tipo di analisi che si intende condurre. Esistono infatti due approcci distinti e complementari.
La prima metodologia si chiama Time Weighted Rate of Return (TWRR) e quantifica il rendimento del portafoglio ponderato per il tempo, escludendo dal calcolo i flussi di cassa, cioè i depositi e i prelievi che l’investitore può effettuare dopo il conferimento iniziale. Per questo motivo, si dice che il TWRR rappresenta il punto di vista del gestore, la bontà del cui operato va valutata indipendentemente dalle decisioni dell’investitore e può essere confrontata in modo oggettivo con un benchmark o con altre gestioni.
La seconda metodologia è quella del Money Weighted Rate of Return (MWRR), che quantifica invece il rendimento ponderato per il capitale medio investito. Il MWRR rappresenta il punto di vista dell’investitore perché tiene conto delle scelte e del timing nel conferimento o nel prelievo di flussi e, nella rendicontazione, assegna un peso ponderato ai vari periodi in base a quanto capitale è investito in quel momento.
Comprendere nel dettaglio come funzionano TWRR e MWRR, e soprattutto quando utilizzare l’una o l’altra metrica, è essenziale per interpretare correttamente i risultati del proprio portafoglio.
In questo articolo analizziamo entrambi gli approcci attraverso un esempio pratico e le relative implicazioni strategiche.
Come si calcola il rendimento con TWRR e MWRR: esempi e formule
Ipotizziamo di essere partiti con un capitale di 100.000 € il 1 Gennaio 2020, di aver aggiunto 10.000 € all’inizio del secondo anno e di aver poi prelevato 10.000 € all’inizio del terzo anno.
Qui di seguito riportiamo la rilevazione del valore di portafoglio e dei vari flussi di cassa (conferimenti/prelievi) nelle varie date.

Il calcolo del TWRR prevede la suddivisione del periodo di investimento in sottoperiodi (P1, P2…, Pn), il calcolo del rendimento di ciascun sottoperiodo (R1, R2,…,Rn) e infine la determinazione della media geometrica dei rendimenti ottenuti.
Nel nostro esempio, per prima cosa calcoliamo rendimento dei tre sottoperiodi, il primo dallo 01/01/2020 allo 01/01/2021, il secondo dallo 01/01/2021 allo 01/01/2022 e il terzo dallo 01/01/2022 allo 01/01/2023.
La formula da utilizzare per il calcolo dei rendimenti relativi ai vari sottoperiodi è la seguente:
Dove:

VFPi= valore del portafoglio alla fine del sottoperiodo di riferimento (prima di ogni cash flow)
CFi= sommatoria dei flussi di cassa nel periodo in esame
VIPi= valore del portafoglio all’inizio del sottoperiodo di riferimento
A questo punto calcoliamo il rendimento complessivo che costituisce il TWRR e che sarà uguale a:

Se annualizziamo questo rendimento, per poterlo poi confrontare più agilmente con la metrica alternativa, MWRR, il valore che otteniamo è di 11,34%. Per annualizzare il rendimento dobbiamo utilizzare la seguente formula:


MWRR: come si calcola il rendimento basato sui flussi di cassa
Un primo metodo parte dalla considerazione che il MWRR è concettualmente equivalente all’Internal Rate of Return (IRR) o, tradotto, tasso interno di rendimento (TIR). Quest’ultimo è il tasso che rende il valore attuale dei flussi di cassa attesi uguale al valore dell’investimento iniziale. In sostanza, l’IRR è il rendimento composto atteso del capitale investito. Per confrontare questa metrica con le altre dobbiamo fare attenzione perché il MWRR calcolato come IRR è sempre un dato annualizzato.
Seguendo lo standard utilizzato dal CFA Institute, di cui facciamo parte, utilizzeremo la metodologia dell’IRR per stimare il MWRR.
Per calcolare l’IRR, la formula di riferimento è la seguente:

La formula nel caso dell’esempio in esame è la seguente:

Quello che dobbiamo fare, concretamente, è trovare quel valore di r che rende il valore attuale di tutti i flussi di cassa pari a zero. Per farlo, possiamo usare due approcci:
- Il metodo “trial and error” che consiste nel tentare vari valori di r fino a che ci si avvicina sempre di più allo zero. Se utilizziamo Excel, possiamo avvalerci del risolutore, uno strumento che ci permette di trovare i valori che soddisfano un’equazione complessa.
- Un metodo più rapido ma leggermente meno preciso consiste nell’utilizzare la specifica funzione XIRR (TIR.X) di Excel.
Come si vede dalla tabella qui sotto, la differenza tra i due risultati è davvero molto bassa.

Il risultato ottenuto con questo metodo è un rendimento annualizzato che possiamo quindi confrontare con il medesimo rendimento annualizzato ottenuto usando il TWRR.
Come scegliere la metrica giusta per valutare il tuo portafoglio
Entrambi gli approcci sono utili, ma rispondono a domande diverse.
Il TWRR è adatto a valutare l’efficacia del gestore, a prescindere dalle decisioni di conferimento o ritiro dell’investitore. Permette confronti oggettivi con benchmark e con altri portafogli gestiti.
Il MWRR riflette invece le decisioni dell’investitore in termini di timing e importi dei flussi. È la metrica più indicata per valutare l’impatto delle proprie scelte sull’andamento del portafoglio. Può tuttavia essere usata anche per analizzare l’operato del gestore in contesti in cui quest’ultimo decide i flussi, come accade nel private equity.
Il MWRR ha anche un’importante valenza comportamentale: consente all’investitore di comprendere come il proprio market timing influenzi i risultati finali.
Performance e gestione dinamica: cosa ci insegnano TWRR e MWRR
La distinzione tra TWRR e MWRR non è soltanto tecnica: riflette due dimensioni fondamentali della gestione patrimoniale.
Da un lato, il TWRR ci consente di valutare la strategia di investimento in modo oggettivo, isolando l’operato del gestore dai comportamenti dell’investitore. È uno strumento essenziale per misurare la coerenza e la qualità di una gestione evolutiva nel tempo.
Dall’altro lato, il MWRR mette in luce il ruolo attivo dell’investitore, evidenziando come le decisioni individuali – quando entrare, quando uscire, quanto conferire – impattino il risultato finale. In una consulenza su misura, come quella offerta da RV Capital Partners, è proprio l’interazione tra strategia e tempistica a determinare il successo nel tempo.
Per questo motivo, il nostro approccio dinamico integra entrambe le metriche: monitoriamo costantemente la bontà della gestione (TWRR), ma accompagniamo anche il cliente nelle decisioni di allocazione e ribilanciamento (MWRR), valorizzando ogni fase del ciclo di vita patrimoniale.
Domande come: “Quanto ha reso il mio investimento?” non trovano sempre una risposta univoca. E ciò è normale, perché i risultati finali dipendono anche dalle scelte di cash flow effettuate in corso d’opera.
Un investitore che confronta il proprio portafoglio con un indice di mercato senza considerare i flussi personali in entrata e in uscita rischia di farsi un’idea distorta della performance.
Lo stesso vale per i piani di accumulo (PAC). Se automatizzati, possono beneficiare del caso e ottenere MWRR eccellenti, ma la valutazione della bontà del fondo o della gestione resta meglio affidata al TWRR.
Se desideri chiarire quanto ha reso il tuo portafoglio e quale metrica utilizzare, contattaci. Saremo felici di aiutarti.