Nelle ultime settimane, i mercati azionari hanno registrato una volatilità significativa, in particolare all’interno del comparto tecnologico e dello stile Growth.
In questo contesto, Renato Viero ha offerto due interventi pubblicati su Il Sole 24 Ore, che qui riportiamo integralmente per contribuire a una riflessione più ampia sulle dinamiche settoriali e sulla gestione del rischio in portafoglio.
Domanda 1:
“Ho in portafoglio dei titoli Tesla. Vorrei capire quali sono le prospettive di lungo periodo per questo titolo, soprattutto alla luce del contesto politico attuale e della questione dazi. Si tratta di una posizione marginale nel mio portafoglio, che per il resto è ben diversificato tra ETF azionari e obbligazionari.”
Risposta di Renato Viero:
«Tesla ha riportato tra i peggiori utili di sempre lo scorso 22 aprile. Gli utili sono stati penalizzati (-71%) dal forte deprezzamento della componente automotive e ancora una volta il colpo è stato attutito solo dagli incentivi finanziari ricevuti dal governo. Il trailing P/E di Tesla (prezzo corretto per gli utili) è aumentato perché gli analisti hanno rivisto al ribasso la componente E (Earnings) ossia gli utili attesi: dopo l’annuncio il titolo è quindi relativamente più caro di prima in termini di prezzo/utile.
Nonostante i dati pessimi, il titolo è rimbalzato grazie all’annuncio di Musk di voler aumentare il proprio coinvolgimento e alla distensione dei toni da parte dell’amministrazione Trump circa i dazi con la Cina.
A questo punto tuttavia l’intera valutazione del titolo da parte del mercato sembra essere basata su speculazioni relative al coinvolgimento di Tesla nel settore dell’intelligenza artificiale e in particolare nel progetto Optimus, il robot umanoide. Si tratta però, appunto, di speculazioni: l’incertezza rimane alta e i dati poco solidi.
Nel contesto del portafoglio menzionato il titolo non pesa molto, ma in linea generale non è consigliabile detenere un solo titolo azionario con elevata esposizione al rischio idiosincratico. Se si decide di fare stock picking, è bene farlo con un numero sufficiente di titoli per garantire la diversificazione e monitorando attentamente le performance rispetto al benchmark prescelto. In alternativa, strumenti come l’ETF MSCI World restano una soluzione solida per un portafoglio di lungo termine.»
Domanda 2:
“Il settore tech sta rallentando. In che misura la questione dei dazi e il possibile ritorno di Trump possono influenzare la rotazione settoriale nei prossimi mesi?”
Risposta di Renato Viero:
«Il settore tecnologico e, più in generale, lo stile Growth stanno sottoperformando da inizio anno rispetto ai settori meno ciclici e con valutazioni più moderate. Se Trump farà effettivamente retromarcia sui dazi, sarà interessante osservare se e quanto rapidamente potrà tornare la fiducia degli investitori verso l’America, oggi fortemente rappresentata dal comparto tech.
In caso contrario, il mercato potrebbe continuare a privilegiare strategie risk-off, orientate cioè su settori anticiclici e stile Value. In uno scenario incerto, la selezione dei settori e il controllo del rischio diventano ancora più centrali nella costruzione e gestione di un portafoglio efficiente.»