Ascoltando le storie di tante persone mi sono reso conto che chi desidera investire spesso incontra due ostacoli.
Il primo ostacolo citato per un “investitore alle prime armi” è dato dall’idea che per fare un qualsiasi investimento siano sempre necessari somme ingenti o patrimoni sterminati. Non è proprio così: investire è oggi alla portata di tutti grazie alla molteplicità dell’offerta e alle basse commissioni delle principiali piattaforme online.
Quello che invece rappresenta il “vero problema” è la scarsa conoscenza del mondo finanziario, delle nozioni basilari e degli strumenti da utilizzare. Basti sapere che la Banca d’Italia nel 2020 ha avviato un’indagine sull’Alfabetizzazione e le Competenze Finanziarie degli Italiani. Il campione italiano, oggetto dello studio, era costituito da 2.000 adulti. Seguendo la metodologia OCSE, l’indicatore di educazione finanziaria è la somma dei punteggi calcolati per tre aspetti: le conoscenze, i comportamenti e le attitudini.
L’analisi ha confermato un forte ritardo dell’Italia che, per l’indice totale di alfabetizzazione finanziaria, risulta in 25esima posizione su 26 paesi OCSE considerati (in breve, solo Malta fa peggio di noi). Solo il 30% degli italiani è dotato di alfabetizzazione finanziaria.
Come contrastare questo trend?
Senz’altro la strada è quella di informarsi, trovare informazioni affidabili e serie, e diventare progressivamente investitori più consapevoli. Oggi, come abbiamo fatto nel nostro precedente post “Libri per investire: alcuni consigli per chi si avvicina al mondo finanziario” cerchiamo di tracciare un percorso di letture che possono aiutare (e magari ispirare) chi desidera saperne di più e comprendere meglio le proprie opportunità di investimento per il futuro.
Questi libri hanno in comune un leitmotiv, la cosa più importante quando si ha a che fare con i mercati: rendersi conto che si tratta di sistemi complessi dominati dall’incertezza e dalle probabilità.
La finanza non è una scienza esatta come la fisica o la chimica. È una scienza in cui le regole del sistema cambiano in continuazione. La cosa più importante è quindi prendere decisioni corrette focalizzandosi sul processo, e ripetendolo, e non sul risultato di breve periodo. Buona lettura.
La cosa più importante per investire con buon senso – di Howard Marks
Howard Marks è una leggenda vivente degli investimenti. Co-fondatore di Oaktree Capital Management, ha accumulato un patrimonio di 2,1 miliardi di dollari ed è uno degli investitori più amati e rispettati grazi ai suoi “memo”, delle note periodiche pubblicate nel sito di Oaktree, in cui descrive le sue strategie di investimento e la sua opinione sulla situazione economica. Howard Marks è specializzato in obbligazioni ad alto rendimento e in quelle vicine al default (distressed securities). Il suo punto di forza è la gestione del rischio attraverso l’attenzione al ciclo macroeconomico. È un fautore del market timing, ossia del cambiare la strategia a seconda delle fasi del ciclo (ad esempio: strategie che diventano difensive quando la situazione si deteriora molto).
La cosa più importante (titolo originale: The most important thing) non è solo una ma in questo caso sono 21: come i capitoli di questo libro che rappresenta un distillato di tutte le cose fondamentali da sapere per investire in maniera consapevole. Il pensiero di secondo livello (ossia fare un ragionamento logico in più rispetto alla massa), il fatto che non si può battere il mercato facendo quello che fanno tutti, come riflettere sul binomio rischio-rendimento e altri innumerevoli concetti che vanno dalla finanza comportamentale ai cicli di mercato sono i temi principali trattati da questo libro scritto nello stile chiaro e semplice che contraddistingue Howard Marks e lo hanno reso celebre. A mio avviso una lettura obbligatoria sia per tutti coloro che si avvicinano al mondo degli investimenti sia per coloro che hanno già molta esperienza.
Decidere è una scommessa: Prendere decisioni intelligenti quando non hai tutte le informazioni – di Annie Duke
Annie Duke è una giocatrice di poker professionista che nel corso degli anni si è dedicata allo studio delle scienze cognitive e alla presa di decisioni grazie anche alla sua laurea in psicologia. Ha iniziato a giocare a poker quasi per caso, con l’aiuto del fratello anch’egli giocatore professionista, ed è diventata rapidamente una star del gioco grazie a vittorie celebri e premi in denaro di importo rilevante. Annie Duke ha scritto numerosi libri sul poker e sulla presa di decisioni ed è considerata un’esperta nel decidere in condizioni di incertezza. Oggi lavora oltre che come scrittrice anche come consulente strategica ed è ospite di trasmissioni e podcast.
Decidere è una scommessa (titoli originale: Thinking in bets) inizia descrivendo come la vita sia molto più simile al poker (una combinazione di talento e fortuna) rispetto agli scacchi (dove domina solo il talento). È la stessa cosa nel caso dei mercati finanziari che sono un misto tra abilità e fortuna (e soprattutto la sua mancanza): esattamente come la vita e il gioco del poker. Il focalizzarsi sul processo decisionale e non sul risultato, l’illusione di controllo e le trappole mentale dei sistemi probabilistici sono i temi trattati da questo bellissimo libro. Annie Duke spiega le dinamiche psicologiche che entrano in gioco quando si prendono decisioni in condizioni di incertezza e ci insegna come prendere decisioni migliori, su quali meccanismi fare leva e quali invece le trappole da evitare. Prendere una decisione, ottenere un risultato indesiderato e continuare lo stesso nel processo decisionale cercando di prendere la migliore decisione possibile la prossima volta (senza farsi influenzare dal recente evento) è una delle cose più difficili da fare: nel poker, nei mercati e nella vita.
Soldi. Domina il gioco – di Anthony Robbins
Anthony Robbins è uno scrittore, speaker motivazionale, coach, investitore e filantropo. Come altri speaker di fama internazionale è una figura per certi versi controversa e provocatoria ma mai banale. Grazie al suo status di “celebrità” ha un vasto network di persone a cui accedere quando tratta un tema, e i suoi temi sono tra i più disparati.
È il caso di questo libro, Soldi domina il gioco (titolo originale: Money, master the game) in cui vi sono le testimonianze di Ray Dalio, Warren Buffett, Carl Icahn, Paul Tudor Jones e altri investitori considerati leggendari. Il libro spiega innanzitutto quali sono i principali errori: fondi attivi, commissioni troppo alte, credere alle banche e alle istituzioni finanziarie. Delinea un piano per fare in modo che ci sia sempre un bilanciamento tra quello che si risparmia e investe ed entrate e uscite. Nonostante sia scritto per un pubblico americano, che a differenza di noi Italiani sono dei grandi spendaccioni e hanno un problema di debiti, ci sono dei consigli interessanti anche per il pubblico italiano. In particolare, per noi italiani che investiamo pochissimo e siamo molto avversi ai mercati finanziari: investire è necessario a combattere l’inflazione e quindi a mantenere ed accrescere il proprio patrimonio nel tempo, è una cosa che tutti i ricchi sanno e fanno. Tra tutti i libri di autoaiuto sul genere finanziario che ho letto (siamo sullo stile di Padre ricco, padre povero di Robert Kiyosaki) è il migliore, un libro per investitori alle prime armi.