L’azione è un titolo finanziario che rappresenta una quota di proprietà di una società.
Il possesso di un’azione attribuisce la qualifica di socio in una società per azioni. Si diventa proprietari di una piccola parte dell’azienda e si ha il diritto di partecipare alle decisioni importanti dell’azienda e di trarne profitto sotto forma di dividendi o apprezzamento del valore delle azioni.
Se si è nuovi alle azioni e si vuole iniziare ad investirci, ecco una guida introduttiva per aiutare a comprendere meglio il mondo degli investimenti in azioni.
Cosa sono le azioni
Le azioni rappresentano una porzione di proprietà di un’azienda. Una delle domande del questionario Mifid che facciamo a ciascun cliente prima di iniziare a lavorare insieme è proprio questa:
Acquistando azioni di un’azienda quotata si diventa:
a) creditori dell’azienda, che deve restituire almeno il capitale investito pagando i dividendi ;
b) soci dell’azienda, esposti a perdere anche tutto il capitale investito;
c) soci dell’azienda ma con un capitale minimo garantito in proporzione al capitale sociale.
La risposta corretta è come detto la b) mentre il punto a) si riferisce ad un investimento obbligazionario.
Il punto importante da ricordare quando si parla di investimenti azionari quindi è proprio che si assume un rischio di tipo imprenditoriale, e quindi si può teoricamente perdere tutto il capitale investito.
Com’è successo a coloro che hanno investito in Enron, Lehman Brothers e recentemente in Silicon Valley Bank.
L’investimento in azioni può essere distinto in due macro-categorie: azioni quotate e azioni non quotate.
Le azioni quotate costituiscono la maggioranza del mercato e quando si parla di azioni quotate ci si riferisce a quelle quotate nei mercati regolamentati come ad esempio Borsa Italiana. I titoli non quotati di cui abbiamo parlato in questo articolo si riferiscono principalmente, in Italia, alle azioni delle banche non quotate. Ma quando si parla di titoli non quotati ci si può riferire anche a forme di investimento quali il Private Equity o il Venture Capital. Sono tutte forme di investimento in cui non c’è una negoziazione nei mercati regolamentati; questi titoli sono meno liquidi e per questo motivo hanno un livello di rischio/rendimento più alto rispetto ai titoli quotati.
Principali categorie di azioni
Le azioni si possono distinguere in base al tipo di diritti che offrono e in base alla priorità nella distribuzione degli utili; ci sono tre principali categorie di azioni.
Azioni ordinarie. Sono la tipologia di azione più diffusa. Si caratterizzano per i diritti patrimoniali quali il diritto al dividendo, diritto al rimborso del capitale in caso di scioglimento della società e il diritto di opzione in caso di aumento del capitale. Offrono anche diritti amministrativi quali tipicamente quello di voto nell’assemblea ordinaria e straordinaria della società.
Azioni privilegiate. Le azioni privilegiate sono azioni nominative che assicurano all’azionista la precedenza nella ripartizione degli utili e nel rimborso del capitale all’atto dello scioglimento della società. Dati questi privilegi i portatori di azioni privilegiate subiscono delle limitazioni nel diritto di voto, che è precluso nelle assemblee ordinarie, mentre è concesso in quelle straordinarie.
Azioni di risparmio. Sono azioni prive del diritto di voto nell’assemblea ma privilegiate nella distribuzione del dividendo, poiché la società emittente deve distribuire utili ai titolari di queste azioni fino ad almeno il 5% del valore nominale delle azioni stesse.
Come investire in azioni
Sulla modalità di investimento in azioni sono stati scritti i principali libri di finanza e noi abbiamo dedicato un approfondimento su come investire in azioni al link.
È un argomento tra i più vasti ed interessanti, fonte di inesauribili dibattiti che ruotano attorno ad un tema (leggi anche l’articolo come investire in intelligenza artificiale:opportunità e modalità):
I dividendi e gli utili futuri di una società sono molto aleatori e difficili da prevedere; essi dipendono da una serie di fattori esterni quali il ciclo macroeconomico. Aleatorietà di utili e dividendi significa maggior aleatorietà nel prezzo dell’azione, ciò si traduce in maggior rischio ma anche maggior rendimento (l’aleatorietà è sia negativa che positiva) rispetto ad investimenti meno aleatori come, ad esempio, le obbligazioni (cedole e capitale a scadenza sono conosciuti).
I modelli di valutazione delle azioni ruotano attorno alla stima del futuro per costruire una previsione sul prezzo e quindi sul rendimento atteso dell’investimento, dato dalla differenza tra prezzo di acquisto e di vendita.
Al di là del modello di valutazione utilizzato però ci sono delle regole generali da seguire per investire in azioni di qualunque tipo. Le elenchiamo di seguito:
- Diversificare il portafoglio azionario. Dato il livello di rischio molto alto degli investimenti azionari è importante diversificare in molte aziende appartenenti a settori differenti. Il ciclo macroeconomico influenza infatti in maniera differente i vari settori. Per diversificare con un solo investimento è possibile comprare un ETF o un fondo, all’interno dei quali ci sono migliaia di titoli azionari, ma allora l’attenzione va posta sulla scelta dell’ETF giusto.
- Conoscere le differenze tra i vari mercati. Ogni mercato ha delle regole di negoziazione diverse e titoli dalle caratteristiche diverse, i titoli del NYSE ad esempio (New York Stock Exchange) sono molto diversi da quelli quotati sul Nasdaq.
- Fare ricerca sulle aziende nelle quali si vuole investire. Se si comprano singoli titoli e non un ETF bisogna sapere esattamente quello che si sta facendo, bisogna entrare nel merito del bilancio d’esercizio, delle scelte del management della società e dell’andamento del settore.
- Identificare l’obiettivo di lungo termine. E’ facile comprare un titolo ma non è altrettanto facile gestirlo e decidere quando venderlo. Se mi trovo in guadagno del 20% cosa faccio? Lo tengo o lo vendo subito? E se mi ritrovo in perdita del 20%? Ogni decisione deve essere consapevole e motivata da un obiettivo chiaro e definito in modo da avere delle regole di gestione del portafoglio titoli. Il portafoglio titoli va inoltre monitorato costantemente per verificare che le performance siano in linea con le previsioni.
- Considerare di affidarsi ad un consulente finanziario indipendente. Se si è nuovi al mondo degli investimenti, può essere utile affidarsi ad un consulente finanziario in grado di consigliare in maniera indipendente sul portafoglio, scegliendo preferibilmente un consulente con la necessaria competenza ed esperienza maturata negli anni.
In sintesi, investire in azioni può essere un’ottima opportunità per creare ricchezza a lungo termine, ma è importante fare la necessaria ricerca, diversificare il portafoglio e investire solo ciò che ci si può permettere di perdere.
Come abbiamo ricordato più e più volte investire in azioni nel lungo periodo rappresenta il modo migliore per proteggere il portafoglio dall’inflazione e allinearlo così al progresso tecnologico, all’innovazione. E’ importante tuttavia farlo con un sistema di salvaguardia in grado di avvisare quando eventi estremi si stanno materializzando, il sistema di salvaguardia da noi utilizzato è rappresentato dalla gestione dinamica. Con la gestione dinamica viene variata la percentuale investita in azionario al variare delle condizioni generali, si alterna la difesa all’attacco.
RV Capital Partners offre servizi di consulenza finanziaria evoluti tra i quali l’investimento in singoli titoli azionari. Grazie all’esperienza maturata nel corso di due decenni di gestione dei portafogli di banche e fondi d’investimento abbiamo investito durante diversi scenari di mercato, incluse due crisi finanziarie, e capiamo l’importanza del ciclo economico. Ciò che funziona in una fase del ciclo macroeconomico, ad esempio i titoli tecnologici, può essere l’opposto di quello che funziona in un’altra fase.
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