Sul Il Sole 24 Ore Renato Viero risponde alla domanda di un lettore che si interroga sull’effetto della politica di Trump e sugli investimenti in intelligenza artificiale.

Di seguito la domanda del lettore e la risposta di Renato Viero. Cliccare sull’immagine dell’articolo per ingrandirla.

Investire nel mercato azionario, in particolar modo in un tema al centro dell’ “hype” come quello dell’intelligenza artificiale, presuppone una tolleranza al rischio alta e un orizzonte di lungo periodo. Quando la volatilità mostra il suo lato peggiore come nel caso dei recenti ribassi non è il momento per mettere in discussione la scelta di lungo periodo a meno che non siano cambiati gli aspetti fondamentali che hanno portato all’investimento iniziale. Se si è quindi fatto l’investimento, non per un facile guadagno, ma perché si crede che nel lungo periodo possa essere un tema dominante per il mercato azionario bisogna mantenere la rotta e certamente non vendere in una fase di ribasso generalizzato del mercato.

Se sono cambiate le ragioni fondamentali di lungo periodo è bene invece procedere all’incasso della perdita e orientarsi verso ciò che si ritiene essere più proficuo nel lungo periodo; un aspetto, quello descritto, molto conosciuto dalla finanza comportamentale chiamato avversione alle perdite (loss aversion).

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RENATO VIERO, CFA

Fondatore e Direttore Investimenti

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