Nel corso di un interessante approfondimento dedicato ai contingent convertible bond e allo stato attuale dei mercati finanziari, Risk.net ha chiesto a noi e ad altri gestori delle opinioni sulla situazione nel mercato dei tassi.
Di seguito i nostri commenti al giornale e l’articolo pubblicato il 4 maggio 2023. Cliccare sull’immagine dell’articolo per ingrandirla.
Contingent convertible bonds e valore di recupero
Le banche svizzere sono state le prime in Europa a emettere CoCo, il più vecchio risale al 2013.
Ciò ha portato a una biforcazione dei termini rispetto al resto del mercato europeo, con i CoCo svizzeri contenenti disposizioni di svalutazione più severe rispetto a quelli emessi altrove. Ad esempio, gli AT1 svizzeri tendono a contenere disposizioni di svalutazione permanente, il che significa che se si verifica un evento scatenante, le obbligazioni verranno azzerate in modo permanente. Al contrario, i CoCo europei contengono disposizioni di svalutazione temporanea o parziale, o caratteristiche di conversione azionaria.
“La direzione che probabilmente prenderanno è quella di modificare il prospetto e includere svalutazioni parziali e caratteristiche di conversione azionaria“, afferma Renato Viero, portfolio manager di RV Capital Partners, che aveva un’esposizione ai CoCo di Credit Suisse contenuta e limitata alle percentuali presenti nell’ETF Invesco AT1 Capital Bond.
https://www.risk.net/investing/7956636/investor-wish-list-offers-no-quick-fix-for-swiss-cocos