Un lettore del Sole 24 Ore chiede come investire in Bitcoin.
Vorrei investire in Bitcoin ma non riesco a capirne il funzionamento. E’ necessario aprire un conto? Se sì, dove? Quando si investono gli Euro dove vanno a finire questi soldi? E come fare per ritornare in Euro dai Bitcoin?
La nostra risposta pubblicata sul Sole 24 Ore il 27 marzo 2021.
Ci sono ad oggi tre modi per investire in bitcoin.
Il primo consiste nell’investimento diretto comprando i bitcoin in una cryptocurrency exchange. Bisogna sceglierne una tra le più affidabili e conosciute per evitare problemi di frodi o hackeraggio. I passaggi da fare sono:
- aprire un conto presso una cryptocurrency exchange, che è un po’ come aprire un conto per fare trading online,
- depositare gli euro o i dollari,
- procedere alla transazione comprando bitcoin contro euro.
In questo caso i bitcoin comprati vanno a finire nel “wallet” dell’exchange ossia in una specie di conto deposito dove possono essere lasciati in custodia.
Va notato che in passato alcune sono state hackerate e quindi sono andati rubati i bitcoin.
Per questo i massimalisti del mondo cryptocurrency ritengono che il possesso si abbia solo nel caso del “cold storage” ossia portando, attraverso un secondo passaggio, i bitcoin dal wallet dell’exchange ad un chiavetta fisica criptata di cui solo il possessore ha i codici, anche in questo caso vi è un rischio, di perdita o furto della chiavetta fisica e dei codici di recupero.
Per vendere i bitcoin e ritornare in euro in questo caso bisogna fare il percorso inverso. Vendere bitcoin contro euro e bonificare gli euro dal conto della cryptocurrency exchange alla propria banca.
Il secondo metodo consiste nel comprare prodotti exchange traded, ossia quotati sulle principali borse finanziarie. Ci sono:
- Futures quotati sul bitcoin. Serve un conto trading che permetta di transare in futures sul CME (Chicago Mercantile Exchange) e va notato che la taglia minima è di un contratto future che equivale ad un bitcoin (circa 55.000 USD alla data di questo articolo).
- Exchange Traded Cryptocurrency (ETC). Investono fisicamente in Bitcoin e ne replicano il prezzo, con quotazione sullo Xetra (Germania) e sul Six (Svizzera). In questo caso si diventa investitori in un veicolo a finalità speciale (SPV) con tutte le considerazioni del caso. Alcuni broker e banche online non permettono agli investitori al dettaglio di comprare il prodotto per via della complessità e del sottostante in cryptovalute.
Il terzo modo e forse il più semplice ma anche il meno efficiente è quello di comprare le azioni di una di queste due società: Grayscale Bitcoin Trust e MicroStrategy Incorporated. Non si compra veramente bitcoin ma una proxy ossia si investe in società che hanno degli investimenti diretti e indiretti nelle crypto valute.
In questo caso inoltre subentra la logica dell’investimento in un’azione, per fare un paragone è un pò investire in società che estraggono oro (i gold miners) anziché comprare oro direttamente.
Va notato che in particolari periodi ad alta volatilità entrambe le società quotavano ad un premio rilevante rispetto agli asset che avevano in portafoglio quindi si pagava di più rispetto a quello che si comprava in termini di cryptocurrency.